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Jeskai è uno dei cinque clan di Tarkir. I suoi membri si ispirano all'astuzia dei draghi e per questo motivo il loro simbolo è l'occhio. Usano come mana principale il blu, supportato dal rosso e dal bianco. Sono stati guidati da Shu Yun e sono attualmente guidati da Narset. Dopo che Sarkhan Vol alterò il destino del piano, i Jeskai vennero sciolti e nel nuovo presente i loro discendenti sono sotto il dominio di Ojutai.

Cultura[]

I Jeskai formano un clan di esperti di arti marziali, mistici e guerrieri erranti. Per i Jeskai, la scoperta e l'illuminazione sono gli obiettivi primari. I membri del clan concentrano le proprie energie sull'apprendimento e sull'ascensione a livelli di perfezione sempre più elevati. In giovane età iniziano il loro rigoroso allenamento per il corpo e la mente, che dura per tutta la vita. Il clan ha un forte senso delle tradizioni, dell'onore e del rispetto. L'astuzia e la strategia in combattimento sono di elevato valore per i Jeskai. Invece di una città centrale in cui risiede il potere, la cultura Jeskai si basa su una serie di fortezze isolate che conservano le proprie cerimonie e scuole di pensiero individuali, ma sono legate tra loro dalle tradizioni e dai valori dei Jeskai. Gli stranieri possono unirsi al clan se dimostrano un serio impegno al rispetto del rigore. L'età è un segno d'onore in questo clan e la venerazione per gli anziani e molto forte. La cultura del clan è basata su quattro pilastri: disciplina, illuminazione, operosità e tradizionalismo.

Allenamento[]

Nello loro disciplina, i Jeskai si dedicano alle arti marziali e alla maestria delle armi. Ogni membro del clan che sia contadino, pescatore o monaco, ha una propria arma. Lo studio e la pratica dell'arma non ha mai fine, un giorno senza allenamento è per loro un giorno sprecato. Oltre all'allenamento all'uso delle armi, i membri del clan dedicano molte ore del giorno alla meditazione fisica, studiando al rallentatore le figure di combattimento praticate. Questo allenamento può avvenire attraverso una cerimonia mistica nella quale i maghi Jeskai combinano questa pratica con la magia, sebbene non sia necessario essere degli arcanisti, infatti, anche per le persone che non possiedono capacità magiche, questa meditazione fisica rallenta l'invecchiamento. A causa di ciò la durata media della vita dei Jeskai è più del doppio di quella degli altri clan.

Tra gli stili e le tecniche utilizzate dai Jeskai vi sono:

  • Passo del Fiume (Riverwalk), stile fluido che imita lo scorrere dell'acqua, basato sui movimenti.
  • Pugno del Drago (Dragonfist), stile potente che imita la forza dei draghi.
  • Gru in Volo (Flying Crane), stile basato sulla leggerezza dei movimenti, che imita il volo degli aviani.

Vie per l'illuminazione[]

I Jeskai ritengono di essere più illuminati rispetto agli altri clan. Pensano di essere gli unici a comprendere la vera natura del mondo e quindi i soli giustificati amministratori della giustizia. Sono convinti di avere a disposizione più di una via verso l'illuminazione e ogni fortezza ha le proprie idee su quale cammino sia il migliore. L'illuminazione non è considerato uno stato finale da raggiungere e quando viene chiesto loro cosa si intende con illuminazione, i monaci Jeskai rispondono con una criptica frase come l'illuminazione è la contemplazione che non può essere contemplata. La curiosità e la scoperta sono considerate elementi essenziali per il raggiungimento della saggezza, indipendentemente dal cammino scelto, ogni persona ha il dovere di raggiungere uno stato di saggezza e di creare strumenti metafisici, compreso il controllo di tutti i "fuochi", le forze elementali del mondo: il Piroanima, il Pirobruma, il Piromorte, il Pirosangue e il Pirovita. Di questi cinque, due sono vietati, ma chi è in grado di padroneggiare gli altri tre fuochi Jeskai raggiunge sufficiente saggezza da poter esplorare il livello successivo di esistenza e controllare il sesto fuoco: il Fuoco Spettrale. Pochissimi sono stati in grado di controllare il fuoco spettrale e i Jeskai ritengono che coloro che lo padroneggiano riescano a trascendere gli elementi naturali e a modificare la loro natura e la loro esistenza.

Valori[]

Per i Jeskai l'onore è fondamentale e spesso si schierano a favore degli oppressi e dei poveri. Giudicano e uccidono velocemente coloro che appaiono oppressori e prepotenti. Considarono la compassione come qualcosa che non è innata e che deve invece essere appresa attraverso lo studio, la disciplina e l'esperienza in modo che possa sostituire gli istinti di base.

Nella loro operosità, i Jeskai condannano l'ostentazione della richezza e l'edonismo e le loro fortezze sono austere e pratiche. Data la lunghezza delle loro vite, gli artigiani trascorrono anni prima di diventare dei maestri e le loro creazioni sono sgargianti e semplici allo stesso tempo. I Jeskai hanno sviluppato una tecnologia ingegnosa basata sulla ruota idraulica per produrre energia e trasportare acqua dolce fino alle fortezze più remote.

Le fortezze[]

Nel tradizionalismo dei Jeskai, ogni fortezza ha i propri manuali e tradizioni segrete su come raggiungere i più alti livelli di illiminazione. Esistono decine di scuole uniche nel loro genere: alcune si ispirano agli aviani, altre sulle leggende dei draghi. Si hanno molte discipline, le quali richiedono una vita intera per diventarne veri maestri; per questo motivo i Jeskai decidono di seguire un solo cammino e ritengono che ognuno debba vivere in maniera rigorosa e in povertà, allo scopo di ottenere l'accesso alla conoscenza mistica e alla maestria fisica.

La struttura del clan è una combinazione di erranti nomadi che si spostano con le correnti d'acqua e popolazioni stabili localizzate intorno alle fortezze o in villaggi lungo le vie fluviali. Molte delle fortezze contengono villaggi all'interno delle loro mura e i mistici e gli allievi rimangono di solito in un luogo per tutta la loro vita. Questi luoghi sono i più protetti del clan, ma la maggior parte dei Jeskai ritiene di essere una popolazione di fiume e vive ai bordi dell'acqua. Piccole bande di famiglie trascorrono parte dell'anno in viaggio con un villaggio, ma a volte si mettono in viaggio da soli dal momento che l'indipendenza è una delle caratteristiche principali del clan. I Jeskai riconoscono quattro fortezze principali, antiche e inacessibili. Ognuna è sede di una scuola venerabile con le proprie credenze e tradizioni sull'illuminazione. Le strutture minori sono costruite lungo le tratte battute e i viaggiatori possono spostarsi dall'una all'altra in uno o due giorni, potendo fare affidamento su pasti caldi e un tetto a proteggerli. Altri popoli tentano a volte di stabilirsi nel territorio dei Jeskai, ma i guerrieri erranti sono sempre pronti a scacciarli. Ogni fortezza o struttura minore è indipendente per quanto riguarda le faccende quotidiane, il Khan del clan è riconosciuto come autorità per la guerra e la diplomazia, per le attività giornaliere i Jeskai seguono un loro insieme di regole con un codice semplice che descrive come interagire con gli altri membri del clan. Queste regole comprendono una presunzione di innocenza da parte dell'accusato, un diritto all'arbitrato delle controversie e un processo per i membri del clan accussati di omicidio. I Jeskai non si fidano degli stranieri quando si tratta di obbedire alle regole di correttezza e onore del clan. Nelle interazioni tra i Jeskai è scontata l'applicazione delle regole e della fiducia e la difesa da parte dei guerrieri erranti.

Un nuovo passato[]

Quando Sarkhan Vol impedì la morte di Ugin 1280 anni nel passato di Tarkir, alterò il destino del piano. Molti anni dopo quel momento le tempeste draconiche che generavano i draghi sul piano si intensificarono generando le possenti creature sempre più velocemente, ciò spezzò l'equilibrio tra draghi e clan dando un enorme vantaggio ai primi. Dopo la decisione di Daghatar di piegarsi a Dromoka, Shu Yun decise così di indire un incontro tra i cinque Khan nella Fortezza di Dirgur nella speranza di trovare qualcosa che avrebbe permesso ai clan di sopravvivere.

La caduta dei Khan[]

Quando Silumgar e Ojutai attaccarono con le loro stirpi la Fortezza di Dirgur, Shu Yun comprese che i Khan sarebbero stati sconfitti e così decise di nascondere le ultime pergamene degli Annali dell'Occhio Saggio in una stanza segreta della fortezza e poi fece un accordo con Ojutai: offrì la sua vita e se voleva prenderle anche quelle di tutti coloro che portavano il marchio degli ammazzadraghi Jeskai ma in cambio chiese di risparmiare il suo clan e il drago dominante accettò.

Referenze[]

Testi di colore[]

  • Efreet Rovente
  • Esperto del Pirosangue
  • Intrighi di Taigam
  • Mantide di Altopicco
  • Pellegrino dei Fuochi
  • Punto di Pressione
  • Sambar degli Acquitrini
  • Stormo del Monastero
  • Tecnica della Gru in Volo

Carte associate[]

  • Anziana Jeskai
  • Autorità Jeskai
  • Barricata Jeskai
  • Esploraventi Jeskai
  • Infiltrata Jeskai
  • Marchio Runico Jeskai
  • Saggio Jeskai
  • Stendardo Jeskai
  • Studente Jeskai
  • Talismano Jeskai
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