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Guildpact è il secondo libro del ciclo di Ravnica. Venne pubblicato dalla Wizards of the Coast nel gennaio del 2006 e racconta parte della storia di Teysa Karlov e Agrus Kos.

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Una terra desolata e selvaggia...

Una gilda devasta le strade di Ravnica e Teysa Karlov, guida degli Orzhov, si prodiga per risolvere la situazione, mentre a Agrus Kos non importa, anche se osserva le linee d'azione delle gilde. La sua mente diventa limpida come le sue opzioni. Un disastro cresce nelle profondità del piano, sotto le strade affollate. Lui sà quello che deve fare.

Riassunto[]

35 anni prima della storia di Agrus Kos, un goblin Izzet, Kaluzax, sorvolò Utvara per sganciarvi sopra una bomba di mana e mettere fine alla piaga Kuga che infestava la zona. Tuttavia venne attaccato da un Gruul, che abbatté il suo velivolo, impedendogli di lanciare la bomba.

Dodici anni dopo la fine di Ravnica: City of Guilds, Teysa, nominata baronessa di Utvara ed erede Orzhov, insieme allo zio, Crixizix e Melisk, utilizzarono un lokopede per raggiungere la valle. Crix è lì perché deve consegnare un messaggio importante a Zomaj Hauc. Zomaj era il creatore della bomba che Kaluzax stava per utilizzare e lavorava all'interno del Calderone. Il lokopede in viaggio era però osservato da Aun Yom, un bandito Gruul. Il bandito venne ucciso da qualcosa di invisibile, ma il corpo si rialzò come se niente fosse. Lo zio rivelò che lo scopo dello sgancio della bomba serviva a distruggere tutti gli esseri infettati dalla piaga, così da poter reclamare la valle per primo. Tuttavia l'esplosione del mezzo in volo creò uno strano fenomeno, lo schism, causando una mutazione della piaga. Il corpo di Aun Yom e i suoi banditi attaccarono il lokopede, distruggendo il mezzo. Crix riuscì a scappare solo per essere poi catturato da Vor Golozar, un altro Gruul.

Agrus Kos, ora buttafuori del bar aperto da Pivlic a Utvara, assistette all'arrivo di Teysa e Melisk, con il cadavere dello zio tra le braccia, apparentemente ucciso durante l'attacco. Kos decise di tornare verso casa, venendo però fermato sulla strada da Trijiro, un vecchio centauro dei Gruul, che lo avvertì sui nuovi arrivati, dicendo anche di aver visto il patriarca parlare nonostante fosse deceduto.

Teysa, ricoprendo il ruolo che era precedente dello zio, decise di assumere il mezzodemone Aradoz per costruirle una villa a Utvara, scoprendo poi che l'albero di Vitar Yescu era in grado di tenere lontana la piaga. Decisa a trovare una cura per la Kuga, Teysa assunse Nebun, un dottore Simic. Tra i loro problemi vi è però il Nephilim Riesumapassato, che abita la zona da molto prima dell'inizio del Patto delle Gilde. A osservare Teysa con uno specchio magico c'è suo zio, ora divenuto fantasma e unito all'Obzedat.

Nel frattempo Agrus Kos è in casa sua, ad osservare lo schism, continuando la ricerca di Feather e del Parhelion, scomparsi al termine di Ravnica: City of Guilds. Attraverso lo schism, ogni tanto si poteva osservare il Kuga Mot, una misteriosa sfera luminosa.

Nel contempo Trijiro, capotribù della stessa tribù della stessa tribù Gruul di Vor Golozar, incontrò quest'ultimo per ordinare la liberazione di Crix, in modo da migliorare i rapporti con le altre gilde. Ma con l'intento di migliorare i rapporti tra Orzhov e Izzet, Teysa ebbe l'idea di mandare Pivlic, Agrus Kos e i fratelli Grugg a liberare Crix, accompagnati dai suoi thrull personali. Decisa poi a tenere sotto controllo la sua narcolessia, Teysa si recò dal Dr. Nebun per ottenere delle medicine, scoprendo che lo scienziato aveva da sempre una cura contro la Kuga e l'acquistò per un milione di zino.

Liberato Crix, il gruppo di Agrus scappò da Vor Golozar e dal suo gruppo. Nello stesso tempo, Teysa giurò fedeltà all'Obzedat, al solo scopo di avere informazioni su cosa le stia succedendo. Scoprì di non essere narcolettica, bensì vittima delle manipolazioni di memoria di Melisk e che era stata manipolata affinché uccidesse suo zio e gli permettesse di entrare a far parte del concilio fantasma, in quanto il suicidio tra gli Orzhov è illegale. Ottenute le informazioni giurò vendetta contro Melisk e ruppe il suo giuramento con l'Obzedat.

Agrus Kos e Crix entrarono nel Calderone, scoprendo che Zomaj Hauc era intenzionato a rovesciare Niv-Mizzet e a distruggere il Patto delle Gilde, aiutato in questo dall'Obzedat. Fin dalla sua apparizione, lo schism iniziò a risucchiare i fantasmi di Ravnica, liberando dell'energia ectoplasmatica che Hauc era intenzionato ad utilizzare per alimentare le macchine che avrebbero poi permesso alle sue tre uova di drago di schiudersi e scatenare il colpo di stato. Ordinò a Crix di andare da lui per ottenere l'incantesimo inciso sul suo braccio metallico, mentre ordinò alle sue guardie di uccidere gli altri.

Teysa, decisa a fermare Hauc, somministrò la cura agli infetti che trovava, ottenendo un seguito e un piccolo esercito con il quale decise di andare al Calderone. Venne però intralciata da Melisk, a capo di trenta Taj, gli assassini di fantasmi. Utilizzando il potere del suo sangue Orzhov, Teysa ottenne però il potere dei Taj, che uccisero Melisk e si unirono al suo esercito.

Nell'attivazione dei macchinari per il risveglio dei draghi, Hauc genera delle esplosioni, costringendo Agrus Kos, Pivlic, Vor Golozar e Crix a scappare. Nel farlo però, cercarono di rallentare la realizzazione del piano distruggendo quanti più macchinari possibile. Teysa sfondò le porte del laboratorio con il suo esercito, spiegando agli altri che i draghi che stavano per risvegliarsi non avrebbero potuto respirare aria normale, ma solo quella infetta di Kuga. Lasciò a loro la cura dicendola di somministrarla a tutti gli infetti in modo tale che, una volta guariti tutti, sarebbe stato Vitar Yescu a filtrare e purificare l'aria dall'infezione, lasciando i nuovi draghi senza possibilità di respirare.

Una delle uova di drago venne distrutta dal crollo del Calderone, mentre le altre due si schiusero. Utilizzando l'incantesimo preso dal braccio di Crix, Zomaj riuscì a prendere il controllo di uno dei draghi, con l'intento di volare fino a Vitar Yescu per bruciarlo e impedire che la piaga si fermi. Al contempo Teysa utilizzò lo stesso incantesimo per controllare il secondo drago, salendo sul suo dorso insieme agli altri e inseguendo Zomaj. Nello scontro aereo che ne consegue, Teysa e Golozar riuscirono ad atterrare sani e salvi, mentre Kos e Crix precipitarono verso terra. I draghi si uccisero a vicenda e Zomaj morì schiantandosi contro una parete rocciosa. Nella caduta, Kos venne impalato e, nonostante Crix usò l'ultima lacrima che l'altro aveva in tasca, questo non bastò a curare la ferita. Kos fece in tempo a vedere Feather riapparire dal Kuga Mot prima di morire.

Il libro si chiude con il funerale di Agrus Kos, a cui partecipano molti dei personaggi apparsi nei due romanzi. La parte finale però è dedicata a un piccolo cliffhanger in quanto lo spirito di Zomaj Hauc si risvegliò sentendo delle voci che lo chiamavano.

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