Golgothian Sylex (Oggetto)

Golgothian Sylex
Dettagli
Originario di	Dominaria
Creatore	Sconosciuto
Possessore	Feldon, Loran, Ashnod, Urza
Titolo	Sylex di Urza
Stato	Sconosciuto

Il Golgothian Sylex era un misterioso manufatto antico, una grande ciotola fatta di un metallo simile al rame che fu l'elemento decisivo per concludere la Guerra dei Fratelli.

Descrizione

Era un incrocio tra una ciotola montata su uno spesso piedistallo e un calice tozzo e dai bordi larghi. La ciotola era larga circa 30 cm, con un paio di pesanti manici su ciascun lato. L'interno della ciotola era coperto da piccole figure incise che sembravano spiraleggiare davanti agli occhi dal bordo alla base.

Glifi e lettere appartenenti a diverse lingue, Fallaji, Thran, Sumifami e altre sconosciute raccontano il suo scopo, la sua origine e il modo di usarlo; che il suo nome fosse Sylex, che proveniva da Golgoth e che dovrebbe annunciare la fine del mondo. Le scritte in Fallaji recitano più o meno:

“

Pulisci la terra. Porta la fine. Rovescia gli imperi per ricominciare da capo. Chiama la fine, riempilo con i ricordi della terra.

”

Utilizzo

Per utilizzare il Sylex era necessario possedere poteri magici e quindi essere in grado di percepire il mana, ovvero la "voce della terra". Incanalando più mana possibile e utilizzando il proprio corpo come carburante e la ciotola come catalizzatore, si è in grado di scatenare una colossale esplosione, abbastanza potente da causare scompensi ecologici, cataclismi tettonici e persino destabilizzare lo stesso flusso di mana del piano e ovviamente di polverizzare ogni forma di vita nel raggio della detonazione. Chiunque ne avesse toccato l'interno era in grado di sentire il dolore della terra, come un pianto lontano.

The Brothers' War

La misteriosa Ciotola

Attorno all'anno 34 AR, il Golgothian Sylex venne rinvenuto dai pescatori di Yumok e mandato a Terisia per essere studiato. Feldon lo analizzò e riconobbe i glifi fallaji e sumifani, nonché alcuni simili a quelli sul suo bastone e altri che riconobbe come Thran, ma che non riusciva a tradurre. Le scritte in fallaji non preannunciavano nulla di buono, ma fu quando ne toccò l'interno che rimase inquieto. Ebbe un'istantanea sensazione di inquietudine, alzò lo sguardo e l'intera stanza sembrava essersi oscurata. A causa di quel disordine, gli parve di udire un grido, come il pianto di un bambino piccolo, anche se molto debole.

Feldon staccò immediatamente le mani dalla ciotola e non ne parlò con nessuno, se non con Loran, la quale provò le medesime sensazioni dopo aver toccato la ciotola. L'inquietudine e il terrore dell'ignoto caddero su entrambi, preferendo tenere questa scoperta tra di loro, sia perché i loro colleghi del Terzo Cammino non erano troppo inclini nel credere nella magia, eccetto Hurkyl, sia perché nel caso si fosse realmente rivelata l'arma che temevano essere, avrebbe fatto gola a molti il pensiero di utilizzarlo.

Il Sylex in fuga

Durante l'attacco da parte delle forze di Mishra presso Terisia, causato da un tradimento da parte della Fratellanza di Gix, Loran fuggi portandosi dietro il Sylex, così che non potesse cadere nelle mani di uno dei due fratelli artefici. Fuggì sino ai Monti Colekgan, dove venne però intercettata da Ashnod, in quel periodo esiliata dalla corte di Mishra. La donna comprese che la ciotola avesse una qualche utilità e così negli anni successivi torturò Loran per farsi dare tutte le informazioni in suo possesso.

Dopo aver compreso che l'argiviana non avesse altro da dirle, tornò alla corte di Mishra poco prima che l'artefice salpasse per Argoth e cercò di rientrare nelle sue grazie offrendogli il Sylex, ma il Qadir disse di non essere interessato agli studi del Terzo Cammino e così lo rifiutò, sebbene la riprese con sé. In compenso giunse da lei un membro della fratellanza, che le disse essere interessato al Sylex e Ashnod glielo consegnò, senza ovviamente informarlo del fatto che fosse un modello da lei creato a immagine dell'originale, che tenne ben nascosto a chiunque.

L'Esplosione del Sylex

Urza attiva il Sylex.

Durante la battaglia finale ad Argoth, Ashnod vide che le sorti della battaglia stavano volgendo in favore della Fratellanza di Gix e così rintracciò Tawnos e gli consegnò il Sylex, dicendogli come avrebbe dovuto essere usato e di consegnarlo a Urza. Tawnos riuscì nell'impresa e Urza, che aveva in quel momento scoperto di possedere il dono della magia, comprese immediatamente cosa significasse la frase riempilo con i ricordi della terra e così, mentre Mishra fuso con un Drago Meccanico la caricava, incanalò le urla della terra da loro ferita, avvelenata e impoverita, scatenando un'esplosione che vaporizzò i due fratelli, l'isola di Argoth e che aprì un frattura dimensionale che quattromila anni dopo avrebbe causato scompensi nello spazio-tempo.

Era l'ultimo giorno dell'anno 63 AR, e all'alba del successivo la guerra dei fratelli era oramai conclusa e il Sylex aveva compiuto il suo dovere.

Guerra dei Planeswalker

Molti anni dopo la guerra dei fratelli, Ravidel riuscì a ottenere il Golgothian Sylex che lui chiamava Sylex di Argivia (Argivian Sylex) dopo un duello con Embereck in una città sommersa di Terisiare, dopo l'Era Glaciale. Ravidel apparve a Minorad e minacciò di usare il Golgothian Sylex a meno che i cinque planeswalker Liana di Minorad, Ash Embereck, Kristina dei Boschi, Grenfell Mor di Golthonor e Altair di Coloni non avessero promesso di non interferire con le sue azioni su Dominaria. Privi di una vera possibilità di scelta, i cinque acconsentirono.

Nel 1.281 del Reckoning Sage of Minorad, Ravidel minacciò di usare nuovamente il Golgothian Sylex. Così Jared Carthalion e Kristina si misero in viaggio per cercare i due pugnali magici di Grenfell Mor che avrebbero permesso di distruggere il manufatto. Dopo averli trovati rintracciarono Ravidel, che nel frattempo aveva costruito il Faro dei Mox. Utilizzando i pugnali Jared rese il Golgothian Sylex vulnerabile a un distruggi artefatto, incantesimo con il quale riuscirono finalmente a disintegrarlo.

La Guerra dei Fratelli

Tra storia e mito

Le storie che narrano l'inizio della comparsa del Golgothian Sylex su Dominaria riempiono pagine di numerosi libri, ma sono tutte piene di contraddizioni e non c'è modo di dire quale di essa sia quella vera o dove inizia la realtà e finisce il mito. Ciò vale anche per le storie che narrano della sua distruzione che non specificano se a venire distrutto sia stato l'originale o una sua copia creata da altri. Durante le sue ricerche per scoprire il segreto dell'attivazione del Sylex, Teferi individiò quattro o cinque manufatti noti come Sylex ma nessuno di essi poteva essere collegato a quello di Karn, distrutto e poi ricreato da Saheeli, la cui origine era altrettanto avvolta nel mistero.

Referenze

Rappresentato in:

• Golgothian Sylex
• Sylex di Urza

Mostrato in:

• Comando di Urza
• Esplosione Devastante di Urza
• Fuga di Loran
• La Guerra dei Fratelli
• Passaggio Fatidico
• Urza, Lord Protettore

Curiosità

• Il Gòlgota (dall'aramaico gūlgūtā, ovvero cranio) è la collina fuori Gerusalemme dove, secondo i vangeli, fu crocefisso Gesù e dove secondo la tradizione ebraica fu sepolto Adamo.
  • Non è chiaro se Golgoth in magic sia un luogo, un re o il creatore del Sylex.
• Non è noto se il Sylex rinvenuto da Karn sia lo stesso usato da Urza, la copia creata da Ashnod o un altro artefatto creato da Urza.
• In molti credono che il Sylex rinvenuto da Ravidel non fosse il Golgothian, ma un altro artefatto simile.